TANDEM-letterario 2023
Commento dell'autrice Elena Pineschi

Gli autori del Literatur-TANDEM-letterario 2023 hanno scritto commenti sulle storie e sulla collaborazione con il partner TANDEM.

… penso che la lingua tedesca fosse perfetta per il testo di Clara, in cui ci sono molti non detti o frasi con doppie valenze. …
… perché per capire davvero questo racconto è proprio necessario entrare dentro le scene che Clara ratteggia, riviverle come se si fosse presenti, riflettere su cosa si sarebbe detto o capito vivendole in prima persona. …
… in italiano il discorso indiretto libero viene usato molto meno che in tedesco e in generale credo trasmetta sensazioni diverse: per questo ho riscritto interamente parti del racconto studiando tecniche differenti adatte per ogni paragrafo.
… Il mio scopo è stato quello di creare una progressione che esplicitasse l’andamento narrativo per dare una sua specificità anche al racconto in italiano, che è un po’ un nuovo racconto.

Elena Pineschi

Ecco il commento di Elena Pineschi al racconto "no story is mine" di Clara Leinemann.

Ci sono parole tedesche bellissime: si prendono il loro tempo per essere dette, risuonano con una musicalità altra, ma soprattutto hanno dentro di loro significati intraducibili.
Per questo penso che la lingua tedesca fosse perfetta per il testo di Clara, in cui ci sono molti non detti o frasi con doppie valenze. Tradurre in italiano non è stato semplice: ho dovuto usare espressioni più lunghe o cambiare interamente la sintassi per cercare di trasmettere la stessa intenzione.
Credo che l’atmosfera particolare che Clara riesce così a creare sia legata in modo inscindibile anche con l’uso del discorso indiretto ma soprattutto con quello dell’indiretto libero diffuso in tutto il racconto: battute di dialogo senza virgolette, scomparsa dei verbi reggenti, pensieri e dialoghi che si sovrappongono – senza aver sempre chiaro chi dice cosa a chi, chi pensa senza dire, chi dice senza pensare a nessuna implicazione, chi dice senza voler dire davvero.
Mi piace molto la denominazione tedesca del discorso indiretto libero, ovvero “erlebte Rede”, discorso rivissuto. Sì, perché per capire davvero questo racconto è proprio necessario entrare dentro le scene che Clara tratteggia, riviverle come se si fosse presenti, riflettere su cosa si sarebbe detto o capito vivendole in prima persona. La voce narrante è scomparsa e quindi sta al lettore effettuare la mediazione, trovare il proprio filo del discorso.
Purtroppo in italiano il discorso indiretto libero viene usato molto meno che in tedesco e in generale credo trasmetta sensazioni diverse: per questo ho riscritto interamente parti del racconto studiando tecniche differenti adatte per ogni paragrafo. Ho costruito periodi ingarbugliati con numerose reggenti sovrapposte, ho usato in modo calcato il verbo “dire”, ho completamente cancellato le reggenti oppure anche i nomi dei parlanti, ho ripristinato un narratore esterno. Il mio scopo è stato quello di creare una progressione che esplicitasse l’andamento narrativo per dare una sua specificità anche al racconto in italiano, che è un po’ un nuovo racconto.

A maggio uscirà il libro Literatur-TANDEM-letterario 2023 con i racconti tedeschi e italiani.